Questi impegni arrivano in un momento in cui molti Paesi stanno iniziando ad attuare il Quadro Globale per la Biodiversità adottato alla COP15. L'adesione a queste due iniziative sottolinea l'impegno diEcoVadis nell'accelerare il cambiamento dell'impronta ambientale delle aziende.
"Proteggere la natura non è solo un bene per il pianeta, ma è essenziale per la resilienza economica e la stabilità delle catene di approvvigionamento", spiega Pierre-François Thaler, co-fondatore e co-CEO di EcoVadis. "La nostra piattaforma fornisce alle aziende le informazioni necessarie per agire subito contro l'erosione della biodiversità. Unendoci a queste iniziative globali, affermiamo il nostro ruolo nel rendere le imprese parte della soluzione". I dati di EcoVadis relativi alle valutazioni di performance condotte nel 2023, confrontati con le analisi preliminari per il 2024 (che saranno pubblicate quest'estate), mostrano i progressi compiuti dalle aziende in termini di impegni: Il 51% delle aziende ha una politica climatica (contro il 40% nel 2023); il 28% ha una politica di gestione dell'acqua (contro il 24%); il 17% ha una politica di biodiversità (contro il 15%); il 23% ha definito obiettivi climatici (contro il 17%); il 7% ha obiettivi legati all'acqua (contro il 4%); il 3% ha obiettivi di biodiversità (contro il 2%).
EcoVadis fornisce valutazioni dettagliate dei rischi di sostenibilità - compresi i fattori che determinano la perdita di biodiversità - in settori quali l'agricoltura, l'edilizia e l'industria mineraria, e si unisce regolarmente a nuove iniziative internazionali, come ha fatto per gli Amici dell'EFRAG.