Il settore del software nel Private Equity
Sintesi
Trascrizione scritta
Louis Flamand: In questo video parlerò di un settore che è diventato centrale per il private equity: il software. Perché attrae così tanti investitori? Quali sono le sue caratteristiche uniche e perché gli editori di software sono così redditizi? Storicamente, il software era un settore riservato ai fondi di venture capital. Negli anni '80 e '90, le aziende di software erano imprese ad alto rischio, con un'elevata intensità di R&S, lunghi cicli di sviluppo e redditività incerta. All'epoca, il modello commerciale si basava sulla vendita di licenze perpetue, rendendo i ricavi irregolari e imprevedibili. Per garantire un minimo di ricorrenza, gli editori applicavano tariffe di manutenzione. Ma questo non era sufficiente a convincere i fondi LBO, che cercavano aziende con flussi di cassa stabili. Poi, a partire dagli anni 2010, il modello SaaS o "Software As a Service" ha trasformato completamente il settore. Anziché vendere software una tantum, gli editori di software hanno adottato un modello basato sull'abbonamento, generando ricavi ricorrenti e prevedibili, molto più interessanti per gli investitori di buy-out. Allo stesso tempo, l'ascesa del cloud ha facilitato la distribuzione del software SaaS, accelerandone l'adozione da parte di aziende di tutte le dimensioni. Oggi questo modello è dominante ed è questo che ha reso il settore del software così interessante per i fondi di private equity. Il software ha una serie di punti di forza che lo rendono uno dei settori più redditizi e resistenti.
Louis Flamand: Innanzitutto, si tratta di strumenti mission-critical, essenziali per le aziende, sia per la gestione finanziaria, che per le risorse umane, la cybersicurezza o la supply chain. Queste soluzioni sono profondamente integrate nei processi aziendali. Sostituirle è costoso e rischioso, ed è per questo che i clienti rimangono fedeli. Il tasso di abbandono è spesso inferiore al 5%. In secondo luogo, la redditività degli editori di software è eccezionale. Perché? Perché una volta sviluppato un prodotto software, l'aggiunta di nuovi clienti non genera quasi alcun costo aggiuntivo. Il prodotto è già progettato, testato e pronto per essere distribuito tramite il cloud, senza vincoli logistici o costi di produzione. Questa capacità di crescere senza aumentare significativamente i costi consente ai migliori editori di raggiungere margini EBITDA del 30%-40%, un livello molto raro in altri settori. Inoltre, gli editori di software non dipendono esclusivamente dall'acquisizione di nuovi clienti per crescere. Dispongono di potenti leve per monetizzare la base clienti esistente, in particolare l'upselling, che prevede la vendita di versioni più avanzate di un prodotto ai clienti esistenti. Il cross-selling, che prevede la vendita di soluzioni complementari, come la combinazione di un modulo di gestione delle risorse umane con un software di gestione finanziaria. Queste strategie aumentano il valore per cliente senza generare costi di acquisizione aggiuntivi, migliorando significativamente la redditività. Infine, gli editori di software hanno un notevole potere di determinazione dei prezzi. I canoni di abbonamento rimangono relativamente bassi rispetto al valore che apportano alle aziende.
Louis Flamand: Inoltre, aggiungendo regolarmente nuove funzionalità, giustifica un progressivo aumento dei prezzi. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la transizione al SaaS e al cloud è tutt'altro che completa. Oggi solo il 36% dei carichi di lavoro aziendali è ospitato nel cloud. Questa cifra è destinata a salire al 53% entro il 2026. Questa adozione graduale lascia ancora un enorme potenziale di crescita per gli editori SaaS e i loro investitori.
Louis Flamand: [00:04:08] Un altro fattore di crescita è la modernizzazione delle infrastrutture IT. Molte aziende operano ancora con software obsoleti, spesso mal ottimizzati, creando un debito tecnologico stimato in oltre 1.000 miliardi di dollari. L'intelligenza artificiale e l'automazione svolgeranno un ruolo chiave nella modernizzazione di questi sistemi, offrendo un nuovo motore di crescita per il settore. L'intelligenza artificiale è spesso percepita come una minaccia per alcuni settori, ma nell'industria del software rappresenta soprattutto un'opportunità. Gli editori che beneficeranno maggiormente dell'IA sono quelli che hanno un accesso privilegiato ai dati proprietari. L'IA non funziona da sola. Ha bisogno di dati strutturati per essere efficace. I sistemi di record, i software che centralizzano i dati critici come l'ERP o il CRM, sono quindi particolarmente ben posizionati. L'IA ottimizzerà le prestazioni del software migliorando l'analisi dei dati, automatizzando alcune attività e riducendo i costi di assistenza ai clienti. I guadagni di produttività previsti sono significativi.
Louis Flamand: Secondo gli studi, il mercato prevede un aumento dei margini EBITDA da 5 a 12 punti grazie all'IA, in particolare attraverso l'ottimizzazione delle vendite, della R&S e dei servizi ai clienti. Un ultimo punto importante riguarda le valutazioni. Le migliori aziende di software sono sempre state costose. La loro redditività, crescita e resilienza giustificano queste valutazioni elevate. Ma questo significa che è essenziale investire insieme a fondi specializzati nel settore e che sappiano distinguere tra ciò che giustifica un prezzo elevato e ciò che è semplicemente sopravvalutato. I fondi specializzati hanno un reale vantaggio competitivo. Hanno un'esperienza settoriale approfondita e sanno dove trovare le migliori opportunità. Hanno un accesso privilegiato alle aziende perché fondatori e manager spesso preferiscono lavorare con gli specialisti piuttosto che con i fondi generalisti. Dispongono di metodologie collaudate e di un manuale per trasformare queste aziende e massimizzarne il valore, in particolare attraverso strategie di crescita esterna, ottimizzazione commerciale e monetizzazione dei dati. In breve, il settore del software è oggi uno dei più interessanti per il private equity. Combina una forte crescita strutturale, redditività e resilienza. Il passaggio al cloud e all'intelligenza artificiale continuerà ad accelerare l'innovazione e la creazione di valore in questo settore. Per cogliere queste opportunità, è essenziale collaborare con i migliori fondi specializzati in grado di individuare operatori di qualità e massimizzarne il potenziale.