Le aziende di tutti i settori cercano oggi di fare chiarezza sui rischi digitali che corrono. Molte utilizzano ancora strumenti frammentati che rendono difficile la comprensione e la sincronizzazione. I team di sicurezza "hanno superato gli strumenti isolati e la visibilità parziale. Vogliono chiarezza, contesto e controllo", spiega Dan Pagel, CEO di Brinqa. Questa aspettativa spiega l'attuale slancio intorno alla piattaforma, che nel terzo trimestre ha raddoppiato le vendite di contratti rispetto all'intero anno 2024 .
Il lancio di BrinqaIQ ha rafforzato questa dinamica di crescita con una nuova tecnologia che consente semplicemente di porre una domanda sulla sicurezza informatica come si farebbe in una conversazione con un collega e ottenere immediatamente una risposta affidabile. I team possono così chiedere quali sistemi devono essere trattati in via prioritaria o se una falla riguarda un servizio importante, senza dover consultare tabelle complesse . "BrinqaIQ rappresenta il prossimo passo nella gestione delle esposizioni. Colma il divario tra dati e decisioni", spiega Dan Pagel.
Oggi le organizzazioni gestiscono enormi volumi di dati relativi alla sicurezza. Un cliente di Brinqa combina in media venti fonti di informazioni diverse, il che rappresenta quasi dodici milioni di risultati analizzati ogni giorno. In questa mole di dati, a volte mancano informazioni essenziali, ad esempio il team responsabile di un sistema o i collegamenti tra diverse applicazioni. Queste zone d'ombra rallentano le decisioni e allungano i tempi di azione, in un contesto di rischio digitale in cui ogni secondo è prezioso. Per ovviare a questo problema, Brinqa sta implementando nuove capacità di analisi in grado di completare automaticamente le informazioni mancanti. La piattaforma osserva le relazioni tra i diversi elementi e deduce ciò che manca, indicando chiaramente il suo livello di affidabilità. Ciò consente di snellire il lavoro dei team, ridurre i tempi e prendere decisioni più sicure.








